Lunedì 13 novembre 2017, dopo quasi 60 anni, la nazionale Italiana non si è qualificata per i campionati mondiali. Da quando esiste la competizione, era successo solo una volta nel 1958. Come è possibile che una nazionale che ha vinto 4 titoli mondiali, di cui l’ultimo appena 11 anni fa, possa arrivare al punto di non qualificarsi per il mondiale? Scopriamolo in questo articolo, che riassume con ironia i motivi più importanti del declino del movimento calcistico italiano. Chi vuole approfondire i singoli punti può leggere gli articoli correlati. Buona lettura:

1) RESULTADISMO: “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Fino a quando si parla di squadre di livello top, che si giocano scudetti e champions league, allora la frase può avere un senso. Il problema è quando la si sente nei settori giovanili, dove l’unico obiettivo DEVE essere la formazione dei ragazzi. Purtroppo troppi allenatori giovanili e troppe scuole calcio privilegiano il risultato rispetto alla formazione dei giocatori, al fine di attirare più iscrizioni e quindi fare più soldi. Questo ovviamente danneggia tutto il movimento calcistico, perché i ragazzi quando cresceranno avranno tante coppette inutili e poche qualità calcistiche (utili!).

Per approfondire: FORMARE I GIOCATORI: IL VERO OBIETTIVO DI OGNI SETTORE GIOVANILE SERIO!

2) SI PRIVILEGIA IL FISICO E NON IL TALENTO: Il calcio giovanile di oggi sta diventando una passerella di moda: si selezionano i ragazzi in base al bel fisico e non in base al talento. Perché questo? proprio per il problema analizzato al punto 1: se ho tutti ragazzini che hanno avuto uno sviluppo precoce, faccio a sportellate e vinco io. Cosa vinco? le coppe del nonno! Alla fine però, mi ritroverò dei ragazzi come gli altri a livello fisico (perché prima o poi sviluppano tutti) ma senza talento, che quindi svincolerò non appena diventeranno grandi e comprerò a suon di milioni tanti stranieri che invece il talento ce l’hanno, lo stesso talento che avevano i ragazzini che ho scartato anni fa. Geniale vero?

Per approfondire: “IL RAGAZZO HA TALENTO MA E’ TROPPO PICCOLO FISICAMENTE. CI DISPIACE…”

3) “NON PORTARE PALLA, MASSIMO 2 TOCCHI!”: Quante volte abbiamo sentito questa frase nei campionati pulcini? io troppe… Questo tipo di condizionamento non fa altro che distruggere la fantasia e la creatività dei bambini, che si trasformeranno anno dopo anno in macchine automatiche, che invece di pensare a come risolvere i problemi si limiteranno ad eseguire le direttive, anche se non portano risultati. Ne è un esempio la partita con la Svezia a S.Siro: non abbiamo fatto altro che crossare palloni in mezzo nonostante la difesa svedese fosse fortissima nel gioco aereo. Questo per tutta la partita, senza mai saltare l’uomo, senza mai provare combinazioni veloci palla a terra, senza mai inventare nulla. 90 minuti la stessa strategia perdente, nessuno che pensasse che forse la soluzione ideale non era quella. Macchine automatiche: vado in fascia e crosso, ERROR, vado in fascia e crosso, ERROR, vado in fascia e crosso… computer sbagliati.

Per approfondire: GIOCATORI PENSANTI O MACCHINE AUTOMATICHE? – I problemi che possono creare il limite di tocchi ed il lavoro per schemi nel settore giovanile

4) LA CORSA DEI CIUCCI: La moda del momento: arrivare a giocare ad 11 il prima possibile. Se qualcuno organizzasse un campionato pulcini ad 11, sicuramente riempirebbe il girone! (sono ironico, non lo organizzate! 😉 ) Dalle mie parti è una corsa a chi arriva prima, potresti sentire proclami tipo questo: “Venghino signori, accorrete tutti, qui siamo all’avanguardia, i bambini giocano ad 11 già a 10 anni! L’anno scorso abbiamo dato 6 giocatori ai professionisti, pagano solo 500€ al mese “per il convitto” siamo una grande società!” Che amarezza…

Per approfondire: LA CORSA DEI CIUCCI – Come bruciare giovani talenti traendo profitto dall’ignoranza dei genitori

5) “MA CE L’HAI LO SPONSOR?”: Se provi ad entrare in qualche squadra “professionista” o “semi-professionista” spesso ti viene rivolta questa domanda. Amici che fanno i procuratori sportivi me ne hanno raccontate tante… Adesso il mio ragionamento è questo: ha senso assumere un “allenatore” incompetente che ti porta 20.000€ a stagione di sponsor, ma ti rovina un’intera annata di giocatori che se invece fossero seguiti bene per tutto il percorso giovanile potrebbero valere 2.000.000€? Volete fare i manager, ma non avete neanche idea di cosa significhi “investimento”. Invece di cercare di arraffare il più possibile sacrificando i sogni dei ragazzini (ed il futuro della società), mettete gente competente sui campi!

Il discorso stranieri non lo tocco, perché è una conseguenza dei problemi sopra citati, non una causa del declino. Gli stranieri vengono acquistati perché evidentemente non vengono formati ragazzi italiani più forti di loro.

Se avete qualche altro punto da aggiungere (per favore, evitate di attaccare Ventura, è l’ultimo dei problemi ed ormai appartiene al passato) scrivetelo pure nei commenti.

Buona giornata!

Mr. Alessandro Zenone

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